BUNNY WAILER: “BLACKHEART MAN” 45° ANNIVERSARY

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Bunny Wailer is the last living original member of the legendary reggae group The Wailers. He recently finished his first US tour in more than 20 year

Dal momento dell’annuncio della sua scomparsa lo scorso 2 marzo, tanti sono stati gli attestati di stima e gli articoli dedicati al grande Bunny Wailer.

D’altronde non poteva essere altrimenti trovandoci al cospetto di uno degli artisti più iconici e rappresentativi della musica reggae, capace fino a qualche tempo fa di regalare ancora performance mistiche e profonde. Un vuoto incolmabile, una chiusura di un’era, quella dei Wailers, che Jah B ha alimentato fin quando le forze lo hanno sostenuto, sempre in maniera convinta e speciale.

La storia, quelle della “cult band”, che ha vissuto anch’essa l’amara pagina della separazione. Era il 1973 e a differenza di Bob e Peter, lui preferì ritirarsi nel “countryside” jamaicano, alla ricerca di se stesso e del modo migliore per ritornare sulla scena musicale. Lo fece naturalmente con gran classe e con un album manifesto del “roots reggae”, un capolavoro di vibrazioni e messaggi contenuti in “Blackheart Man”, uscito nel 1976, preannunciato nel tempo da una serie di singoli registrati per la sua etichetta, la Solomonic.

Un concentrato, l’album, di musica sublime e speciale per la completezza, l’attenzione ai dettagli, le qualità liriche e vocali e la sincerità di canzoni che esplorano temi quali il rimpatrio, la marijuana e la sua infanzia in Jamaica. Proprio a quest’ultimo aspetto è dedicata la title track, che ricorda come le mamme dei piccoli villaggi avvertivano i loro bambini di mantenere le distanze dai Rasta, suggerimento non seguito da Bunny che in quegli uomini subito scorge la profondità spirituale.

Prende spunto dal suo arresto per possesso di ganja la maestosa “Fight Against Conviction”, una disamina cruda della condizione dei poveri, della fame e delle loro tribolazioni. Resta forte il ricordo degli splendidi anni dei Weilers tanto da recuperare un pezzo come “Dreamland”, che a quel periodo fa riferimento.

Un crescendo di spiritualità che trova espressioni in brani come “Rastaman”, “Reicarnated Souls” e “Amagideon (Armagedon)”.

Tracklist:

1.Blackheart man
2.Fighting against conviction
3.The oppressed song
4.Fig tree
5.Dream Land
6.Rastaman
7.Reincarnated souls
8.Amagideon (Armagedon)
9.Bide up
10.This train

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