Dancinar, la balera digitale che accorcia il distanziamento sociale

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Dancinar

La comunità reggae italiana non smette di ballare e riunirsi

Settima domenica di lockdown e sesta edizione del Dancinar, ormai da settimane una dei più grandi raduni di djs sul web, che vede accrescere di settimana in settimana la sua partecipazione internazionale e si afferma come la prima “balera digitale” in Italia dedicata alla black music. Il seguito è molto alto per potradio.it, organizzatrice dell’evento e nuova radio sul web, che ha saputo in queste settimane di distanziamento sociale riunire sotto un unico tetto, la comunità reggae italiana e non solo: 12.600 ascoltatori unici sul sito della webradio e 67.400 utenti totali, più di 1000 utenti registrati nella chat ufficiale e un migliaio l’ora i messaggi inviati da un pubblico sempre più presente che ha raggiunto picchi di 250 ascolti contemporaneamente e in media ne conta intorno ai 150.

Ci si chiederà che ci sta di tanto diverso dai centinaia di appuntamenti sul web che si incontrano quotidianamente da due mesi a questa parte. Il Dancinar non propone solo beat per farti ballare in salone, il Dancinar riunisce una comunità che non è solo spinta dall’amore verso lo stesso genere musicale, ma che condivide quella serie di valori sociali che rendono le persone più umane e più attente ai bisogni dei meno fortunati. Qualità che in questi giorni di quarantena stanno facendo la differenza in Italia e nel mondo e senza le quali saremmo solo un agglomerato d’individui concentrati su se stessi.

Dalle prime liriche dettate da Robert Nesta Marley negli anni 70 questi valori di amore e fratellanza sono stati tramandati per generazioni e hanno fatto il giro del mondo rispecchiandosi oggi in una comunità migliore: la grande famiglia reggae. La stessa che riunisce 300.000 persone ogni estate all’interno del Rototom Sunsplash, in queste settimane di quarantena attraverso il Dancinar fa sentire tutti i suoi partecipanti ancora di più parte di un’unica famiglia – divisa ma unita, lontana ma vicina e costantemente presente nell’arco delle giornate solitarie in cui tutti noi siamo esposti.

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Così mentre di domenica dalle 12 in poi e fino alla sera alle 22 la maratona musicale si può seguire anche in video sul canale Youtube dedicato ed è possibile assistere così alle selezioni dei tanti dj nazionali coinvolti mentre selezionano dal vivo dalla propria abitazione a turni da 15 minuti l’uno, il Dancinar infrasettimanale si sente solo su Potradio.it, dove 5 soundboys nostrani a turno, dal lunedì al giovedì intrattengono gli amanti del genere dalle 19-21, nelle ore di punta dei telegiornali. Una scelta di orario voluta proprio per venire incontro a chi non ce la fa a seguire il flusso informativo giornaliero e che seduto a casa propria cerca svago durante la fascia serale che più ci bombarda con notizie di non facile digeribilità. Insomma la balera digitale è lì a tenerci compagnia e ad aiutarci a prepararci a un’altra notte di solitudine.

La musica reggae si sposa da sempre con la lotta per i diritti umani e per i bisogni dei più poveri e l’anno scorso è stata dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità. In ogni angolo del mondo è possibile trovare musica reggae che si fa portavoce delle problematiche sociali del luogo dove nasce. Chi la divulga crede fermamente nell’amore verso il prossimo. “One love, one family” sono gli slogan che più portano avanti questa comunità. Tutto questo è espresso nel Dancinar e in Potradio.it – una webradio nata lo scorso autunno dalla volontà di tre dj e artisti storici della scena reggae romana. Father, o Fada alla giamaicana, Lampa Dread della One Love Hi Powa, supportato da Raina della Villa Ada Posse e dal Sego, storico conduttore di “Daje pure te” su Radio Onda Rossa, uniti da un’amicizia e una collaborazione musicale pluridecennale che li ha portati a far nascere prima la radio, lo scorso autunno, per poi convertirla in un appuntamento sociale importante in questo periodo della nostra vita dove non ci resta che il digitale per restare insieme e sentirsi ancora vicini.

Ormai il comitato del Dancinar oltre alla crew essenziale ( Romeo , Roberto, Mickey Tuff, Pierpa, Gatto, Vito YB, Northern Lights ) conta più di trenta tra i dj reggae più affermati d’Italia e di fama internazionale. Molti anche gli artisti come i Sud Sound System, Attila, Fido Guido (tanto per citarne alcuni) che si sono già esibiti live durante queste domeniche in lockdown. Ogni domenica la partecipazione internazionale cresce, Sentinel Sound dalla Germania, King Addies (USA), V-Rocket (UK) e 3 Sevens (Antigua), questi i nomi internazionali di domenica 26 aprile, mentre sono già diversi gli artisti come La Marina e Virtus che hanno scritto nuove canzoni che raccontano queste “online dancehall parties” e innumerevoli sono i dubplate per il Dancinar devoluti dalla scena reggae internazionale. Chi ama questo genere ringrazia in chat già da settimane per la compagnia offertagli dal Dancinar durante le lunghe domeniche di quarantena e per offrirgli una valvola di svago durante le ore di punta dei TG.

Sabato sera scorso, a sorpresa poi, è nato anche il primo clash digitale, dove i dj si sono scontrati musicalmente e il pubblico non è tardato ad arrivare per partecipare con la votazione online e per farsi tante risate insieme. A differenza dei consueti clash, questo qui ha avuto un sapore molto goliardico proprio a rimarcare la spontaneità che emerge da 30 artisti lasciati a casa il sabato sera.

Lunga vita quindi al Dancinar con l’auspicio di tante, ma tante idee nuove capaci, come lo sono state finora, ad adattarsi ai tempi che corrono per non farli mai smettere di suonare, perché non lo dimentichiamo, a stare a casa più a lungo in assoluto saranno proprio loro le nostre amatissime dancehall, i concerti e le serate nei locali organizzate da questa grande famiglia di artisti.

WEB : Dancinar.reggae.it
https://www.mixcloud.com/Dancinar/
https://www.instagram.com/dancinaritaly/
https://www.facebook.com/dancinar/

Elis, 27. Aprile 2020

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