LUTAN FYAH PRESENTA “LONGEST LIVAH”

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L’uscita dell’ultimo album di Lutan Fyah, “Longest Livah”, segna il 20° anno dell’incredibile carriera musicale del cantante reggae, e il titolo sembra suggerire che tanto ancora dobbiamo aspettarci nei prossimi anni.

Questo è una fortuna per i fan del reggae perché, sebbene rimanga uno degli artisti più sottovalutati della Giamaica, l’uomo ha talento allo stesso livello di icone come Dennis Brown e Garnett Silk, e la sua capacità di pubblicare costantemente buona musica per un periodo così lungo di il tempo è notevole.

“Longest Livah” è pieno di melodie di qualità, ma ciò che potrebbe distinguersi dagli ascoltatori è la diversità della musica incorporata nel progetto. Come ci si aspetterebbe, ci sono sicuramente alcuni brani reggae contemporanei che colpiscono come “Don’t Put Yuh Trust”, “Sing Praise” e “The Farmer Man”, che incarnano le radici di Rasta di Lutan Fyah.

Ma “Longest Livah” è contemporaneamente una testimonianza dei punti di forza di Lutan Fyah e una dimostrazione della sua capacità di rimanere rilevante, anche al di fuori di canzoni prettamente reggae. I suoi fan più devoti sanno che Lutan Fyah non è estraneo ai dancehall riddims, e ci sono alcuni brani su “Longest Livah” che vanno in quella direzione come “Money and Bankbook” e “Never Say Never”, che vede protagonista  “King of the Dancehall” Beenie Man.

Tracklist:

01. Don’t Put Yuh Trust
02. Nuh Hail Dem
03. Please
04. Streetside Ghetto
05. Money and Bankbook
06. Longest Livah feat. Johnny Live
07. 7 Million Soldiers
08. Sing Praise
09. All For You
10. Meant To Be
11. Never Say Never feat. Beenie Man
12. The Farmer Man
13. 7 Million Soldiers (Acapella)

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