RIP ALBERT GRIFFITHS

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In un anno da dimenticare e quanto prima da archiviare arriva anche la triste notizia della scomparsa di Albert Griffiths, uno dei membri fondatori della roots band The Gladiators.

L’artista si è spento ieri nella sua casa in St. Elisabeth. Tra due settimane avrebbe compiuto 75 anni. Da 14 anni l’artista aveva smesso di andare in tour dopo che gli era stato diagnosticato il morbo di Parkinson.

“E’ stato curato a casa sempre con grande dedizione” – ha detto il suo manager Stephenson ricordando l’artefice di tante hits registrate con la band a partire da “Hello Carol”, alla fine degli anni ’60.

“I Gladiators sono stati tra le prime reggae band ad aver firmato con la Virgin e ad aver diffuso la loro musica a livello internazionale” – ha ricordato il manager. Stephenson, che ha lavorato anche con Toots Hibbert ha sottolineato come tra i due ci fossero molti punti in comune, a partire dalla grande professionalità e dalla consapevolezza di dover lasciare insegnamenti alle giovani generazioni.

Albert Griffiths ha fondato i Gladiators nel 1967 mentre era il chitarrista della session band di Studio One. Al suo fianco gli amici di infanzia David Webber e Errol Grandison e successivamente con l’arrivo di Gallimore Sutherland e Clinton Fearon.

“Bongo Red”, “Jah Jah Go Before Us”, “Mr Baldwin”, e “Roots Natty”, tutte incise a Studio One, rappresentano i loro primi successi.

Nel 1976 arriva il contratto con la Viirgin per la quale registrano “Trenchtown Mix Up”, seguito nel 1978 da “Proverbial Reggae”. In particolare, all’epoca, i Gladiators erano una band al completo e includevano anche musicisti come Sly Dunbar alla batteria. Lloyd Parks al basso, Uziah “Sticky” Thompson alle percussioni, Ansel Collins alle tastiere e Earl ‘Wire’ Lindo al sintetizzatore. Errol Thompson e Joe Gibbs erano il loro ingegnere del suono e produttore.

I continui tour in Europa, negli Stati Uniti, in Sud America e nel Pacifico hanno reso The Gladiators uno dei live act reggae più apprezzati e seguiti.

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