Tra il reggae e le Canarie c’è Feeling

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Lo scorso 30 giugno si è svolta la seconda edizione del Feeling International Reggae Festival, che si conferma come l’appuntamento reggae più importante delle isole Canarie, sia per la sua line up che per le 2500 persone presenti nello stadio municipale di Adeje, nel sud di Tenerife.

Il reggae canario è stato protagonista nella prima parte della giornata musicale, con una solida One Xe Band, guidata da Ras Kuko, ad accompagnare molti dei migliori artisti della scena locale: Lioness Den, Isaiah, Don Virgilio, Dadda Wanche, A’Jah Profecía Crew, e la giamaicana Sumerr, ora residente a Tenerife. I cambi palco sono stati affidati a Lava Sound, Triggafinga, Chiqui Dubs da Panama e ai ballerini della Tenerife Dancehall Crew.

A seguire è stato il turno di Israel Vibration con The Roots Radics e le instancabili voci di Flabba Holt e Dwight Pinkney. Poi è toccato a Tarrus Riley insieme a Dean Fraser e alla Black Soil Band, che hanno infiammato il pubblico, preparandolo per lo show finale: Alborosie & Shengen Clan, che ha presentato sia vecchi successi che vari brani tratti dal suo ultimo album, Unbreakable.

Oltre alla musica, durante i due giorni precedenti sono state organizzate delle interessanti attività culturali gratuite presso il Centro de Desarrollo Turístico Costa Adeje e la Factoría de Innovación Turística de Canarias, con tavole rotonde, presentazioni, corsi, danza, esibizioni, workshop, battaglie di freestyle, yoga e molto altro.

Giovedì 28 ha avuto luogo la tavola rotonda “La (in)visiblità della donna”, con la partecipazione di 6 donne: Inma Galván (promoter di Ayatimas Reggae), Hermi Tacoronte (ONG Walk for life), Lioness Den (cantante), Rosalía Martín Expósito (terapeuta), Cande Hernandez Marrero (attivista di Solidarios Canarios) e Teresa Fontanelli (Run it Agency). Tutte hanno apportato il loro punto di vista personale e professionale sulla discriminazione della donna. Poco prima, l’artista e fotografo Selector Marx ha spiegato la tecnica del Paste Up, per poi metterla in pratica all’esterno con la sua opera sulla invisibilità della donna.

Venerdì 29, Mar Sabe e Austin Taylor Wainwright hanno raccontato la loro esperienza con Open Arms, l’imbarcazione di volontari che in meno di 2 anni ha salvato più di 60.000 vite di persone che fuggono dall’Africa in direzione Europa attraverso il Mediterraneo. A seguire, il produttore Ras Kuko ha presentato l’Open Arms Riddim, progetto dedicato a raccogliere fondi per questa ONG, dandone un primo assaggio grazie all’esibizione acustica di una delle cantanti coinvolte nell’album, Sumerr.

Miguel Caamaño invece ha parlato della sua esperienza personale al timone del programma Alma de León, di Radio 3, che quest’anno celebra il decimo anniversario.

Per ultimo, durante la conferenza “Reggae is more than music”, lo scrittore e giornalista inglese John Masouri, dopo una breve introduzione ai suoi 30 anni di carriera scrivendo di musica reggae, ha raccontato un’interessantissima ma semisconosciuta storia legata ai Wailers, per terminare reclamando un meritato riconoscimento ai membri di questa storica band e, in particolare, ai fratelli Barrett, cosa che viene negata dalle istituzioni giamaicane. Presente anche il promoter Julián García (Roots&Vibes), che ha parlato della sua lunga esperienza con il reggae in Spagna.

Una percentuale degli incassi verrà devoluta a progetti di aiuto a persone in stato di esclusione sociale attraverso la Fundación Pedro Roguez Ledesma e alla costruzione di una scuola in Gambia con Solidarios Canarios.

In conclusione, il Feeling Festival è stato un successo e ha dimostrato di poter contare su una solida base per continuare a crescere in una zona privilegiata che permette ai fan del reggae di organizzarsi delle vacanze con musica dal vivo e contemporaneamente la possibilità di visitare un’isola spettacolare come Tenerife.

La fotogallery è disponibile a questo link.

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