E’ stata una scelta precisa quella di posticipare l’uscita in questo 2018 di “Kontraband”, l’album di Kabaka Pyramid.

Un modo affinché l’attenzione di media e pubblico possa essere rivolta ad uno dei dischi più attesi da coloro che rappresentano l’oramai inflazionato reggae revival.

Uscita peraltro scadenzata dall’arrivo di alcuni estratti dall’album, dapprima “Can’t Breathe”, poi “Borders” e ora “Kaught Up”, terza espressione musicale di un disco che si annuncia musicalmente composito e variegato.

“Kaught Up” ha una base minimale che strizza l’occhio alle moderne sonorità dancehall e nelle lyrics Kabaka si cimenta in un argomento poco popolato dai suoi testi, i rapporti sentimentali.