Intervista a DRMNGNOW

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Intervista a DRMNGNOW

Neil Morris, conosciuto professionalmente come DRMNGNOW, è un rapper e artista aborigeno australiano. Di origini Yorta Yorta/Kaieltheban, il nome d’arte di Neil è una contrazione della frase “dreaming now” (sognando ora), che fa riferimento al concetto aborigeno di The Dreaming (Il Sogno).Utilizza la sua musica per esplorare la cultura, la comunità e il Paese, stimolando il dibattito e l’educazione sulla storia e il futuro degli indigeni australiani. Canta soprattutto in lingua Yorta Yorta.

D. Per cominciare vorresti presentarti per il pubblico italiano?

R. Certo! È un vero piacere essere qui. Mi chiamo Neil sono di origini aborigene Yorta Yorta e il mio stage name è DRMNGNOW.

D. Ti abbiamo visto sul palco cantare con i fratelli Gurruwiwi nei Malawurr. Puoi dirci come hai iniziato a collaborare con loro?

R. Nel 2019 ho fatto il primo show con loro. Ho fatto del freestyle su una delle loro canzoni e abbiamo pensato funzionasse bene. Abbiamo pensato di registrarla e infatti nel 2022, dopo un’altra esibizione assieme, ci siamo chiusi in studio e il risultato è stato molto buono. Stiamo aggiungendo gli ultimi ritocchi per pubblicarla quanto prima. È stato un grande scambio di influenze con questi due miei fratelli perché siamo molto legati alla nostra terra ed è stato grandioso condividere con loro.

D. Tu sei un rapper ma sai suonare anche molti strumenti e sei anche un producer. Come artista preferisci essere un frontman oppure essere più dietro le quinte?

R. Io adoro soprattutto scrivere e giocare con le parole. Sono cresciuto in una comunità indigena anche se ho sempre parlato tutta la mia vita inglese. Solo un paio di anni fa, a trent’anni suonati, ho cominciato a imparare la mia lingua aborigena. Mi sono esercitato molto in questo scrivendo pezzi rap. Successivamente ho imparato la musica e a suonare quindi la chitarra. Da qui mi sono interessato anche al resto della musica in generale, alle varie influenze e a come creare musica anche con la tecnologia, combinando questo con l’apprendimento e l’utilizzo della mia lingua indigena. Quindi è difficile rispondere perché per natura sono una persona tranquilla e quindi mi piace creare dietro le quinte e comunicare attraverso la musica degli strumenti musicali ma allo stesso tempo mi piace esprimermi e fare conoscere la lingua e la cultura Yorta Yorta.

D. Le tue influenze musicali provengono dal mondo del rap come Wu Tang Clan e altri classici della scena hip hop ma so che apprezzi molto anche il reggae. È così?

R. Al 100%! Noi aborigeni in genere adoriamo tutti la forza del reggae e Bob Marley è ascoltato fin dalla più tenera età. Personalmente adoro artisti come Lee Scratch Perry che mi ha portato musicalmente letteralmente su un altro livello, Augustus Pablo che mi ha fatto amare la melodica, Jackie Mittoo, Max Romeo e la lista potrebbe proseguire all’infinito. Non c’è praticamente nulla che non adori del reggae degli anni Sessanta e Settanta. Quando avevo sui vent’anni il reggae mi ha dato tanto, quasi su un livello terapeutico e quindi ne conservo sempre un grande ricordo, amore e rispetto. Il reggae e il dub sono come una casa piena di ricordi in cui mi piace sempre tornare.

D. Sei organico dei Malawurr adesso ma da solista stai lavorando a qualcosa?

R. Sì e fra le altre cose proprio a un album reggae roots con molte influenze dub che potrete ascoltare presto.

D. Per concludere cosa vorresti dire al pubblico italiano che magari non ti conosce ancora?

R. Sento una connessione con l’Italia anche perché in Australia abbiamo molti italiani ed è sempre bello confrontarmi con loro. Non ci sono ancora mai stato ma spero di venirci presto per condividere la mia cultura e allo stesso tempo imparare dalla vostra.