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19/12/2025
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Che il proibizionismo sulle droghe abbia fallito lasciando una lunga scia di sofferenza e ingiustizie è un dato acquisito da sempre più paesi nel mondo. Con particolare riferimento alla cannabis in più paesi si stanno sperimentando forme diverse di legalizzazione, che stanno funzionando sotto diversi punti di vista ma soprattutto nel superamento dello stigma sull’intera pianta, liberando le sue mille potenzialità e trasformandola da problema a risorsa:
terapeutica, industriale, financo culturale nella recente conferenza Unesco di Barcellona Mondiacult 2025.
In Italia no, anzi si torna indietro. Negli atti del governo e nella martellante
comunicazione mediatica seguente, culminata nelle recente Conferenza Nazionale sulle
Dipendenze di Roma, si racconta tutta un’altra storia: quella dei proibizionisti di sempre,
come se nulla fosse accaduto in una sorta di neo oscurantismo. Il particolare accanimento
sulla cannabis, divenuta un’ossessione vera e propria, misura i contenuti dell’intero impianto
governativo in materia: più divieti, più carcere (siamo già al 34% per “droga”) più sanzioni
accessorie, meno cura della persona, più comunità chiuse, nessuna riduzione del danno,
meno cannabis terapeutica, nessun uso significativo di quella industriale.
Nel rivendicare tutto ciò la destra di governo si ammanta di nobili parole e non
ammette dissensi: la legge è questa e va fatta valere da chi è a questo preposto, poco
contano le supreme corti italiane e internazionali o i referendum, le novità scientifiche e quel
che avviene altrove, in alcuni casi aggiungendo Dio lo vuole e altre amenità.
Ma è veramente così ?
Abbiamo chiesto a tre persone diverse, tre figure sociali in teoria di riferimento nella
narrazione di governo e sostenitori, se ritengono che questa sia veramente l’unica strada
possibile, come viene detto. Per semplificare: un giudice, un prete, un agente di polizia. E li
abbiamo invitati a partecipare, con altri e altre, a una trasmissione radio aperta su questi
temi che per l’occasione sarà anche podcast audio/video, con contributi in presenza e da
remoto anche di chi ascolta.
VENERDÌ 19 DICEMBRE ORE 19: 00
Spin Time Lab – Roma Via Santa Croce in Gerusalemme 55
Diretta radio / Podcast audio video www.potradio.it – You tube: Potradio ita
– Intervengono, in presenza e da remoto:
Don Mattia ferrari, Mediterranea Saving Humans
Hubert Wimber, Ex capo della polizia di Muenster (Ger)
Michela Pascali, Silp CGIL
Giancarlo De Cataldo, ex magistrato (da conf)
Maria Pia Scarciglia, Antigone Puglia
Denise Amerini, Cgil dipendenze e carceri
Enrico Fletzer, Encod e Pot Radio
Modera Sabina Guzzanti
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Aperitivo free durante la trasmissione
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Ore 21 Cena Trattoria Spin Time
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Ore 23 DON’T STOP THE POT #2. Musica a cura di Pot radio
ft Gillo, Lampadread, Shakty Dj, Natty Vale….
Diretta streaming su www.potradio.it
Diretta video su Youtube potradio ita