Il produttore piemontese Lee Fry presenta il suo secondo album, Padma. Si tratta di una nuova tappa del suo viaggio musicale iniziato con l’album di debutto Kalipé (2020), in cui pur essendo evidente il suo amore per la musica reggae, intesa come musica universale, punta su suoni tradizionali da tutte le latitudini a cui aggiunge elementi moderni.
Dopo aver pubblicato vari EP, Lee Fry continua la sperimentazione del suo primo album con Padma, antico nome del fiore di loto in sanscrito: un fiore che cresce nelle acque paludose, mantenendosi pulito e regalando emozioni a chi lo guarda. Un simbolo associato al percorso dell’artista, sia umano che artistico, che dà il meglio di sé nonostante le difficoltà.
La sua musica è sempre basata sul ritmo, con batteria e percussioni in primis, ma negli undici brani presenti in Padma prendono il sopravvento le voci, con una predominanza femminile, presenti in sei brani su sette, che provengono dalle Isole Canarie, Turchia, Marocco, India, Serbia, Nigeria, Argentina, Messico, Namibia e Canada. I testi trattano temi come la fiducia, la tenacia o l’amore, ma anche emergenze globali e sociali.
Quattro brani strumentali completano il progetto, aggiungendo altrettante collaborazioni da Messico, Macedonia, Nigeria e Uruguay.
Padma è disponibile su CD e su piattaforme digitali come Spotify, Bandcamp, iTunes e Amazon.