Gli Israel Vibration hanno scritto una delle pagine più belle ed emozionanti della musica reggae.
In essa oltre che vibrazioni profonde, lyrics di fede, di speranza e di denuncia, l’hanno arricchita con un elemento quale il riscatto sociale. Quella storia è stata scritta collettivamente e con sentimento di condivisione da Lascelle “Wiss” Bulgin, Cecil “Skelly” Spence e Albert “Apple Gabriel” Craig.
Purtroppo in questi giorni – lunedì 23 marzo – è venuto a mancare proprio il grande Apple dopo una vita non semplice, ma vissuta sempre con grande dignità e spirito di sacrificio. Il primo a dare la triste notizia è stato Flabba Holt dei Roots Radics, che tante volte hanno accompagnato sul palco il mitico gruppo.
Il musicista ha prima di tutto precisato che nulla c’entra l’oramai celeberrimo Covid 19. D’altronde lo stesso Apple Gabriel aveva scritto il 9 marzo sul suo profilo facebook, di essere stato colpito da un ictus e che l’ospedale di Atlanta dove si era recato, dopo le cure lo aveva dimesso senza che avesse un posto dove andare. Triste epilogo – non l’unico purtroppo – di grandi artisti che terminano i loro giorni in condizioni di disagio e povertà.
Non è certo solo questo che vogliamo ricordare, la sua voce e la sua penna ci hanno lasciato gemme luminose quali “Friday Evening”, “Why You So Craven”, “Rude Boy Shuffling” e “We A De Rasta”.
Dopo aver lasciato gli Israel Vibration nel 1997, ha registrato gli album “Another Moses” nel 1999 e “Teach Dem Right” nel 2011, quest’ultimo vero e proprio capolavoro roots.
APPLE GABRIEL IN 10 CANZONI