
Di recente, Armin ha lanciato la sua nuova release, disponibile sia in formato vinile da 12 pollici che in versione digitale. Il vinile, composto da sei tracce, tre per lato, presenta un riddim creato nel 2020 con la collaborazione del produttore inglese Steve Vibronics e la partecipazione del cantante senegambiano Saah Karim.
Il mix musicale del vinile include strumenti suonati dal vivo da Armin (chitarre e percussioni), Steve Vibronics (basso, piano e ketedrum) e Anna Chai al sax, una musicista inglese che risiedeva a Perugia in quel periodo.
Oltre alle voci di Saah Karim, il vinile include il riddim e quattro dubs raw style mixati da Steve Vibronics, che si è anche occupato del mastering.
Per la versione digitale, Armin ha optato per una selezione di tre tracce, priva di strumenti suonati dal vivo, mixata e masterizzata da Buriman presso il Moa Anbessa Studio.
Per ordinare il disco o scaricare le tracce in versione digitale andate sul Bandcamp di Armin.
BIOGRAFIE
Armin nato e cresciuto in Albania, all’eta di 14 anni nel 2000 si allontana dalla propria famiglia per la brutta situazione socio-politica di quel periodo e per trovare un futuro migliore in Italia, già dai primi anni segue quello che gli era stato trasmesso dal suo padre violinista ”l’unica arma è la musica”.
L’amore per il reggae nasce da subito e diventa la musica che lo rappresenta, così dalla chitarra passa a studiare il basso e le percussioni mantenendo sempre un accento balcanico.
Nel 2017 studiando la melodica, venne contattato da uno dei più grandi cantanti roots reggae Sylford Walker con il quale registra la sua prima version accompagnato dalla leggenda sul suo hit ‘’Jah Golden Pen’’.
Di ritorno in Italia comincia ad avere collaborazioni e release con molti produttori Dub a livello internazionale ed esibirsi nei vari festival di Sound System con la sua melodica, nello stesso tempo continua a registrare in studio con i suoi strumenti musicali e far nascere i suoi primi riddim, tra cui Reason We A Reason.
Nel mese di agosto 2023 esce “Rat Trap”, brano cantato dall’artista laziale Shak Manaly, con la rispettiva cut eseguita dallo strumentista uruguaiano Sax’N’Dub con il suo flauto.