Dal 1998 i proventi dell’evento A St Mary Mi Come From hanno assistito varie associazioni di beneficenza in quel parish.
Gli sforzi di Capleton per aiutare le organizzazioni impegnate principalmente nella salute e nell’educazione della terra che lo ha visto nascere non sono passate inosservate. Quest’anno, Capleton e il team di A St Mary Mi Come From sono stati riconosciuti dalla Jamaica Reggae Industry Association (JaRIA) e riceveranno un premio d’onore per il loro straordinario impatto sull’industria del reggae.
Il premio sarà conferito all’artista e al suo team alla cerimonia di premiazione annuale prevista per il 5 marzo al Little Theatre di St Andrew.
In un’intervista con il Jamaica Observer, Claudette Kemp, la manager del deejay, ha detto che l’artista e l’intera squadra sono rimasti colpiti dal riconoscimento e sono estremamente grati.
“Siamo così contenti che la JaRIA abbia scelto di riconoscere il nostro impegno. Anche se non lo facciamo con questa finalità, quando qualcuno si prende il tempo di dare valore ai nostri sforzi, ci dice che stiamo facendo qualcosa di giusto, e sicuramente ci incoraggia ad andare avanti. Capleton merita tutti gli elogi per questo; è il frutto di ciò che ha sempre voluto. Ciò che è iniziato come una piccola dancehall nel 1998 ora è cresciuto e viene riconosciuto a questo livello “, ha affermato Kemp.
Ha inoltre spiegato che l’evento nel 1998 includeva i sound system Stone Love e Killamanjaro, con le esibizioni di Sizzla, Louie Culture e Capleton; si è tenuto a Port Maria Bay. Nel 2000 è stato adottato il format dello spettacolo teatrale e l’evento è stato trasferito al Grey’s Inn Sports Club ad Annotto Bay. Lo scorso novembre, l’evento è stato organizzato presso la National Arena nella Corporate Area.
“Vogliamo anche condividere questo premio con le comunità di St. Mary, che non hanno mostrato altro che amore per l’evento, che ha portato nuove apparecchiature nell’ospedale e nelle scuole e questo perché un artista come Capleton ha ulteriormente dimostrato che non si dimenticano le proprie radici”.