Intervista a Rafael Pondé

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L’artista brasiliano Rafael Pondé pubblica il suo ottavo album Brazilian Reggae Experience Vol.1. Come il titolo stesso suggerisce, si tratta di un lavoro in cui la musica giamaicana incontra quella del suo paese natale, portando la ricca tradizione del reggae brasiliano in un mondo post-pandemico globalizzato e interconnesso. Vediamo che cosa ci ha raccontato in proposito.

D. Parlami del tuo progetto di unire la musica brasiliana con le vibrazioni giamaicane…

R. Grazie per quest’intervista. Sono quasi 25 anni che mi occupo di questo mix tra musica brasiliana e reggae. Il Reggae brasiliano è una cosa che accade in modo del tutto naturale poiché la musica brasiliana e quella giamaicana condividono le stesse radici che sono l’eredità africana ed è per questo che secondo me il mix è così naturale e interessante.

D. Il tuo Brazilian Reggae Experience vol. 1 è il tuo ottavo album. Anche gli altri erano in qualche modo legati al reggae?

R. Beh, gli stili dei miei album variano molto e molti di loro contengono un po’ di reggae, ma alcuni trattano anche stili brasiliani come samba, baião, bossa nova e persino jazz…

D. Parlami degli artisti coinvolti in questo progetto…

R. Ho collaborato con molti artisti in questo progetto, come i cantanti: Izabella Rocha, Luis Carlinhos, Pedro Pondé, Tefita, Rafael Cardoso. Musicisti come: Lucas Pondé, Flavio Cerqueira, Iuri Carvalho, Kiko Peres, Paulo Fael, Alex Horta, Oleives, Dangelo Silva, Simone Capades, Didier Prossaird, Juan Megna. Produttori e ingegneri come: Daniel Felix, Carlos Eduardo Paulista, Allex Andrade e Paulinho Rocha. Tutti hanno contribuito con il loro talento al progetto e ne sono molto grato.

D. Com’è stato fare così tanti featuring in un momento così difficile come quello della pandemia?

R. In realtà è stato molto bello perché penso che la pandemia abbia effettivamente fatto riconnettere tutti noi con noi stessi e con le persone che amiamo e Internet rende le collaborazioni molto facili al giorno d’oggi.

D. Quali sono le tue principali influenze musicali?

R. Le mie principali influenze musicali sono tutti i grandi della musica brasiliana, persone come Djavan, Gilberto Gil, Tom Jobim, Luiz Gonzaga… Anche Jimi Hendrix, Stevie Wonder… Ma mi piacciono molto anche il jazz e la musica africana e ovviamente i grandi della musica reggae , artisti come Bob Marley, Gregory Isaacs tra gli altri…

D. Ci sono artisti giamaicani con cui vorresti entrare in contatto per avviare una collaborazione?

R. Sicuramente sto programmando un viaggio in Giamaica quest’anno. Ho un amico lì chiamato Derajah che è molto legato a molti musicisti lì.

D. Parlami del tuo approccio terapeutico olistico alla tua musica…

R. Ebbene, durante la pandemia ho deciso di fare un po’ di terapia psicologica con un’ottima terapista colombiana chiamata Mireya e lei mi ha aiutato molto con alcune domande e mi ha anche introdotto alla meditazione e alla guarigione e tutto questo ha sicuramente aiutato la mia abilità musicale.

D. Com’è stato il tuo viaggio da Washington DC a San Diego? Come ha influenzato la tua musica?

R. Il viaggio è stato fantastico, ho deciso di cambiare completamente la mia vita dopo la pandemia e mi sono trasferito da Washington DC a San Diego ed è stata una mossa eccellente perché tutto sta funzionando davvero bene per me a San Diego.

D. Prossimi progetti?

R. Sì, sto programmando un tour in Brasile per l’estate lì e sto anche lavorando al Brazilian Reggae Experience Vol.2! Grazie

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